CALABRIA DESIGN FESTIVAL

ph. Luca Chistè ©
Calabria Design Festival logo

CALABRIA CREATIVA MAPPING
EDIZIONE 2024

Clicca sulla grafica qui sotto e scarica il bando


Paolo Praticò
La sala al mattino del 16.12
Workshop

Di seguito i contenuti, i temi dell’edizione 2023 di Calabria Design Festival. A breve informazioni sulle prossime inziative.


CALABRIA DESIGN FESTIVAL
15/16/17 Dicembre 2023

Galleria Nazionale, Palazzo Arnone, Cosenza
(la scorsa edizione, 2022 era Concept Design Festival)

Culture locali, spazi globali, identità collettive
Design come ponte tra arte e vita, ecologia, abitare

A un anno dal successo della prima edizione del 2022, che ha visto circa 1800 visitatori delle mostre presso la Galleria Nazionale di Cosenza, torna con l’organizzazione della Società Scientifica Riagita, la supervisione e l’Art Direction del prof. Arch. Scaglione, Calabria Design Festival.
Un evento culturale che gode di patrocini e sostegni di enti, istituzioni, sponsor privati, e che riparte con un nuovo gruppo di lavoro e nuove idee e prospettive di rilancio della cultura delle Arti a Cosenza e in Calabria. La nuova compagine curatoriale, vede impegnate, oltre l’Art Director, Giulia Floriani, neo Presidente di Riagita, Elda Greco Vicepresidente - tesoriere, Tiziana Iaquinta nel direttivo, gli architetti e docenti Simona Conte, Franca Franco, Federica Franzè, ingegnere e l’artista e designer Pietro Spoto.
Riagita, che promuove Calabria Design Festival, è tra i vincitori di un Bando del Ministero della Cultura per la realizzazione di un Museo diffuso biblioteca e centro delle Arti, a Cosenza, fortemente orientato verso i temi dell’Ecodesign.
Il redesign grafico del Logo è di Elisa Arlia, della locandina-programma di Francesco Fazio.

Frase ispiratrice 2023
"Io credo che quando l'arte ritornerà ad essere di nuovo un mestiere, necessario all'uomo come il pane del fornaio, allora potremmo dire di avere ritrovato l'arte"
Bruno Munari, "Arte come Mestiere"

La prima parte di avvio dei seminari del Festival affronta il tema centrale di quest’anno, esplicitando, attraverso le tre conferenze iniziali alcuni concetti chiave:

  • Ritrovare il senso ed il significato della bellezza che cura
  • Il rapporto necessario tra arte, architettura e città
  • Il design come disciplina intermedia e strategica, ponte tra arte e vita, ecologica, abitare;

CULTURE LOCALI, SPAZI GLOBALI, IDENTITÀ COLLETTIVE


Le tradizioni culturali sono tali e, anche se indipendentemente dai luoghi, hanno una importanza significativa nell’identità dei contesti in cui sono nate e si sono consolidate. Culture locali, spazi globali, identità collettive, è il tema del Festival edizione 2023 che propone di esplorare, attraverso una serie di differenti letture, usando il design come strumento strategico, i luoghi e gli spazi urbani, i prodotti, gli oggetti, le dinamiche sociali e culturali. Le città sono i luoghi di scambio – di idee, esperienze, identità, ecc. - dove una significativa mixitè, proprio attraverso il progetto, produce la ricchezza anche nella globalizzazione come sostiene Richard Florida, ovvero che nelle città, soprattutto, troviamo la “Classe Creativa” e in questi luoghi sono maggiormente apprezzabili i frutti della produzione umana. Architetture, spazi pubblici, attività culturali, artistiche, le reti informatiche che fanno la “città intelligente” le quali accolgono e “coltivano” il talento creativo.
Città che sono state protagoniste, in senso negativo e positivo durante la pandemia recente e le sono tutt’ora in una nuova accezione che necessita di essere compresa, e dalle quali ripartire per ri-costruire un sistema di culture locali dentro la vastità degli spazi globali, attraverso nuove e differenti identità collettive.
Cosenza, uno dei poli piccoli, ma non più periferici di questa rete ampia e internazionale, si candida come luogo di riflessione con Calabria Design Festival che diventa il laboratorio di elaborazione, riflessione e confronto. Il Design è il “medium”, ovvero lo strumento di lettura, proposta, visione che offre la possibilità di leggere e progettare in una nuova luce la relazione tra arte, vita, ecologia e abitare.

Promo festival 2023 Scaglione

La seconda parte si muove su più obiettivi e visioni

  • Design e Riciclo
  • Imparare ad abitare gli spazi
  • Esperienze comuni dedicate alla diffusione del design
  • Un primo punto e confronto sul talento calabrese emergente


Un worskhop sul riciclo e il ruolo del design, un seminario di riflessione sull’abitare e la pedagogia degli spazi, un confronto tra le differenti iniziative di Festival che si svolgono al sud, che si concludono con un momento-talk che non deve essere solo occasione di riflessione, ma anche una prima “piattaforma” per costruire connessioni e avviare un dialogo costruttivo sulla direzione futura della creatività calabrese, soprattutto nella definizione di una necessaria emersione delle relazioni tra artisti, designer, creativi, artigiani, un punto qualificante per dare nuova linfa a queste attività. Intendiamo con questo primo step di un Festival che ha voglia di consolidarsi come un appuntamento annuale – e che rafforza la sua identità nella declinazione del nome da Concept Design Festival a Calabria Design Festival - iniziare una nuova narrazione identitaria della Calabria e del suo valore di tradizione/arte/cultura/bellezza, attraverso lo sguardo sincero e autentico di artisti calabresi, spesso ignorati, ma che ci sono, sono tanti, sono virtuosi, a volte anche premiati o anche emergenti, e sono spesso portati a fare la fortuna di altri luoghi. Una sorta di “chiamata alle arti”, quindi, quella che ci prefiggiamo in questo piccolo spazio, in cui proviamo a mappare il talento Calabrese, sparso per l’Italia, a cui chiediamo di condividere con noi il proprio vissuto, la propria visione della Calabria, le loro esperienze e il loro lavoro.

La terza parte si muove sulla necessità delle discipline creative, arte, architettura, design di ridefinire la qualità degli spazi urbani, attraverso processi di rigenerazione sociale e urbanistica.

  • Rigenerare gli spazi della città e i luoghi urbani
  • Le discipline artistiche come motori di innovazione e cambiamento, rigenerazione
  • Esperienze comuni dedicate alla diffusione del design
  • La formazione di nuovi talenti al sud e nel meridione attraverso l’alta formazione


Nella terza e ultima giornata, si affronta prima il tema della rigenerazione urbana, proponendo alcuni estratti della ricerca artistica condotta e pubblicata all’interno dell’opuscolo BES da noi redatto nel 2021 per il CNAPPC. Visualizzabile qui.
Vorremo dialogare insieme agli ospiti cercando di misurare qual è l’impatto dell’arte sul vivere quotidiano con una specifica attenzione agli interventi avvenuti nei territori del sud Italia e in particolar modo in Calabria. L’approccio dell’incontro avrà un carattere esperienziale performativo, capace di coinvolgere il pubblico attraverso un excursus di operazioni, dispositivi artistici, ed ospiti, ponendo attenzione alle tematiche della coscienza collettiva e della cura, quest’ultima intesa come Epimeleia (°).
Verranno presentate quindi le ricerche e le attività di alcuni protagonisti.
La conclusione della mattinata di domenica 17 dicembre, e dei tre giorni di seminario prevedono una presentazione al pubblico di una piattaforma di Ricerca sul Design, di progetti formativi collegati attraverso percorsi di alta formazione che si stanno definendo come polarità nella città di Cosenza. SI tratta di attività orientata ai temi del Design Etico-Ecologico come necessario strumento di sostegno ad aziende ed enti, nonché ai cittadini, di guida e strumenti nuovi per la transizione ecologica, a confronto con il Corso di Disegno Industriale di Reggio Calabria e altri protagonisti. Successivamente il lancio del Premio Calabria Design, la cui consegna avverrà in primavera in occasione delle mostre collegate al Festival.


(Epimeleia è una parola greca derivante dal verbo epimeleo che sta a significare "prendersi cura" intesa come formazione, costruzione problematica di un rapporto di sé con sé sempre passibile di nuove interpretazioni. In tutta la tradizione dell'epimeleia, la spiritualità postula la necessità che il soggetto si modifichi, si trasformi, cambi posizione, divenga cioè, in una certa misura e fino a un certo punto, altro da sé, per avere il diritto di accedere alla verità. Quindi è un vero e proprio concetto, non una parola semplice ma qualcosa di complesso, che apre a sfaccettature differenti, tante quanti sono i punti di vista: filosofico, psicologico, sociologico ed educativo.
È attenzione per ciò che accade dentro e fuori di noi, per il dettaglio, per le piccole cose. La cura diventa un tipo particolare di sguardo sul mondo, sulle cose, sull’azione che si fanno. Diventa una pratica dell'agire con attenzione, esercitando in ogni momento la scelta. La formazione alla cura è, in questo senso, innanzitutto formazione a un'attenzione rinnovata, a una presenza nella relazione che parte da sé, dall'ascolto di ciò che diviene dentro di noi.)

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